Comunicato Dominio Collettivo di Cerasuolo

IL DOMINIO COLLETTIVO DI CERASUOLO INFORMA
(nota ufficiale e informativa del Dominio Collettivo)

I tempi sono maturi per informare in modo critico e veritiero i nostri compaesani, e lo facciamo per iscritto, mettendoci la faccia e non spargendo al vento falsità come è stato fatto in questi mesi in modo scientifico.

IL TAR respinge l’ipotesi di indire nuove elezioni per il Dominio Collettivo, nuova doccia fredda sui denuncianti, nel frattempo il comune prosegue nel suo disegno di far pagare gli affitti e nomina un tecnico.

Con il giudizio di ottemperanza del TAR n° 179 del novembre 2020, c’è stata una ulteriore conferma a quanto da tempo dicevamo sulla storia del Dominio Collettivo. 

Sostenevamo che il TAR non fosse competente ed infatti è così! Pertanto, si esprime e nella sentenza si legge che il TAR non può chiedere nuove elezioni perché il quadro normativo è mutato, (esattamente quello che dicevamo) non c’entrano né la Regione, né la Prefettura e neanche il Comune, ma è esclusivamente un fatto privato, consci di questo, già prima che il TAR si pronunciasse come sapete, abbiamo tenuto le nuove elezioni che si sono regolarmente svolte il 20 settembre.

Qualcuno potrà pensare che vediamo nel futuro, non è così, semplicemente non ascoltiamo le chiacchiere da bar che alcune persone mettono in giro per proprio tornaconto e sappiamo leggere, tutto qui.

A questo punto ci chiediamo come mai alcuni nostri compaesani abbiano speso tempo e denaro per una cosa ovvia.

Ci chiediamo come mai è stata richiesto un giudizio di ottemperanza (quindi Ulteriore) da parte di alcuni nostri compaesani nel mese di luglio 2020, quando già il comune aveva avviato le pratiche per far pagare i fitti sui nostri terreni (cosa che riteniamo ingiusta allo stato attuale) ritardando ed ostacolando la nostra azione per far valere i nostri diritti e mostrandoci così, divisi in un momento delicato per il nostro paese.

Ci chiediamo da che parte stanno queste persone, sappiamo anche che è stata fatta una petizione da parte di alcuni compaesani, ne siamo convinti, la maggior parte di coloro che l’hanno firmata non ha capito appieno le ragioni e ci appelliamo a loro di farsi avanti per essere  adeguatamente informati.

In sintesi, la prima sentenza del TAR aveva sancito l’irregolarità formale delle vecchie elezioni del 2018 dichiarando che sono nulle, il giudizio attuale (di ottemperanza) conferma la sentenza eliminando ogni ipotesi di indire nuove elezioni.

Ritenendo di dover dare un consiglio adeguato al nostro dominio, alcuni volenterosi, incuranti delle fandonie e delle chiacchere da bar, messe regolarmente in giro ad arte per danneggiare il nostro operato ed il paese intero, siamo andati avanti a testa bassa e il tempo e la giustizia ci ha dato ragione, incuranti persino delle accuse fantasiose di società segreta, da parte di chi rappresenta le istituzioni, che ancorché gravissime, si sono trasformate nel tempo in un boomerang per chi le ha pronunciate, incuranti dei tentativi maldestri di bloccare la nostra voglia di esplicitare il diritto ad un voto democratico, siamo andati avanti con la stessa forza propulsiva e benevola che anzi nel tempo è aumentata ed ha cooptato nel nostro gruppo ed alla nostra idea altre forze, sempre alla luce del sole e con trasparenza cosa che facciamo e faremo anche in seguito, si siamo un gruppo, anche numeroso, rispondiamo così anche a chi in passato ha raccontato in giro che il tutto fosse orchestrato da una o due persone isolate e perlopiù per motivi personali non meglio identificati anche per loro quale migliore risposta che i fatti e la verità.

Abbiamo infatti affermato con insistenza e forza la novità della legge 168 del 2017 – che stabilisce che i Domini Collettivi sono enti di diritto privato e non pubblico – tanto da avviare in totale autonomia l’iter per elaborare lo statuto ed indire le elezioni che, ripetiamo, si sono regolarmente svolte il 20 settembre 2020 e che hanno consentito l’insediamento del Consiglio e dei Probiviri.

Ma nonostante il diritto e le leggi siano dalla nostra parte ci è stato negato al momento, l’accesso alla documentazione ed ai bilanci da parte del Comune, degli ultimi 30 anni di gestione dell’ex Amministrazione Separata, come forse sapete il comune ci ha negato l’accesso alla sede concessa dalla precedente Amministrazione Comunale a titolo gratuito, di cui, non sappiamo a che titolo detiene le chiavi. Nella sede sono custoditi i bilanci e la contabilità, ci preoccupa il fatto che potrebbe essere smarrita, distrutta o sottratta.

Abbiamo incontrato altre resistenze per l’accesso al conto bancario e alle transazioni che su quel conto sono avvenute, destando in noi il forte sospetto che alcune di queste non siano del tutto trasparenti, il vecchio presidente deposto, nonostante due raccomandate, si è rifiutato di consegnarci i conti ed i bilanci del suo breve periodo, anche su questa cosa ci domandiamo a che titolo attualmente il vecchio presidente detiene il conto corrente e i bilanci del Dominio Collettivo ossia di tutti noi, fatto ancor più grave alla luce dell’ottemperanza del TAR.

Siamo a conoscenza per sentito dire, che sul conto vi sia attualmente una cifra di circa 5’000,00 €, se così fosse ci chiediamo ancora come mai.

Sottolineiamo che prima della legge del 2017 gli Usi Civici (ora Domini Collettivi) erano enti di diritto pubblico, quindi sottostavano a procedure di tipo pubblico.

Ci chiediamo ancora, i motivi di tutte le “resistenze” attuali e di quelle passate contro il processo elettorale legittimo e legittimato dal TAR delle quali abbiamo una nutrita corrispondenza.

Ma arriviamo ad un altro evento importante. Il Comune ha dato incarico ad un tecnico per definire la vexata quaestio dei livelli (canoni di enfiteusi o affitto) e del riscatto da questi. Si veda la delibera 72 del 31-12-2020 del comune attualmente in carica. 

Il tecnico dovrebbe definire “anche attraverso una ricostruzione storica” la fondatezza delle pretese dell’Amministrazione comunale sulle terre di Cerasuolo; ci preoccupa che la stessa Sindaca abbia affermato, in una comunicazione rivolta al Comitato elettorale a settembre, che la metà delle terre attuali del Dominio Collettivo “sono anch’esse del Comune”.

Durante una riunione tenutasi all’aperto in Cerasuolo a luglio, la sindaca chiamata da alcune persone, non certamente da noi, ha anche detto di voler insediare una commissione, e di voler riprendere i nominativi dalla precedente delibera di giunta comunale deliberata dall’Amministrazione Coia, dimenticando però che tale delibera e tale commissione faceva riferimento esclusivamente all’affrancatura, ossia a chi voleva in modo volontario acquistare i terreni, non si toccava l’argomento ripristino dei fitti, e quindi constatiamo che la commissione nata per altro, sempre secondo la sindaca si dovrebbe prestare a questo gioco.

Ulteriormente ci sarebbe da dire che in modo del tutto anomalo, durante la famosa riunione di luglio si disse anche che ci sarebbe dovuto essere un rappresentante tecnico dei Cerasuolani, ossia del Dominio, ma risulta chiaro che i tecnici servivano a dare una mano alla nascente commissione, non ad andare avanti per fatti loro, e la commissione appresso.

Rispetto alla Commissione (farlocca)  ed al tecnico comunale (reale) vorremmo ulteriormente sollevare alcune osservazioni sostanziali:

  • Il Comune è in una posizione quantomeno contraddittoria: da una parte intende aumentare le entrate attraverso canoni di affitto o affrancazioni sulle terre di Cerasuolo, dall’altra nomina un tecnico che – almeno negli intenti – dovrebbe essere terzo ed equidistante rispetto alle parti in causa, ma risulta di parte;
  • Il tecnico chiamato a presiedere la Commissione non ha la qualifica di perito demaniale riconosciuta dal tribunale e la cifra stanziata per la sua consulenza (1.700 euro lordi)  è totalmente insufficiente a coprire le numerose ore di ricerca negli archivi statali e ad elaborare una perizia che possa consentire di deliberare con certezza e con equità;
  • I canoni di affitto o la loro affrancazione non hanno alcun fondamento giuridico e storico; il Comune rinunciò a queste pretese del tutto illegittime già nel 1948; ricordiamo che l’istituto del livello (canone enfiteutico o affitto) risale all’anno mille o poco prima e che ci troviamo di fronte a pretese surreali;
  • Non è stato né informato né chiamato in causa il Dominio Collettivo Ex Feudo Marotta di Cerasuolo ma si continua a negarne l’esistenza. Ci chiediamo seriamente quale sia la funzione di questa Commissione e di questo tecnico.

Alcuni di voi ricorderanno che il Dominio si era preso l’impegno di ricorrere contro la delibera di giunta comunale della sindaca, tale ricorso non è più stato fatto, per due ordini di motivi, il primo che i ricorsi costano, e come prima espresso non abbiamo ancora accesso al nostro conto, ossia il conto di tutti, il secondo che data l’incertezza, della sentenza del TAR in ottemperanza, (per questo da noi richiesto di ritirarlo ai ricorrenti, ma senza risposta o meglio una persona ci ha risposto che era nel suoi diritto, vero, ma è nel nostro ora sapere come è stato amministrato finora il bene collettivo del paese), il nostro legale ha preferito di non farci andare avanti, da questi due fatti si capisce chiaramente del perché non siamo potuti andare avanti.

Infine, siamo venuti a conoscenza che alcuni nostri compaesani per l’esattezza tre, da anni percepiscono contributi sui nostri terreni.

Veniamo ora alle cose belle e positive, come siamo abituati a fare.

Il Dominio Collettivo si è dotato di un sito internet www.dominiocollettivo-cerasuolo.it sul quale metteremo tutto il materiale, bilanci attuali, futuri, e anche quelli passati, non appena ne veniamo in possesso, si pubblicheranno avvisi, bandi di gara per i tagli ecc..L’intento è quello di far partecipare tutti e di informare tutti su cosa si sta facendo.

Stiamo lavorando per partecipare ad un bando che ci finanzierà, una volta approvato, circa 200’000,00 €. 

Stiamo approntando alcuni regolamenti per la gestione del territorio.

Abbiamo in visione alcuni progetti di sviluppo del territorio che potrà portare benefici a tutti noi, creando anche alcune piccole attività.

Stiamo valutando una partnership con alcuni enti istituzionali per il controllo attivo e lo sviluppo territoriale.

Abbiamo purtroppo notato che anche recentemente ci sono stati dei furti di legna dai nostri boschi e per questo una nostra priorità sarà anche quella di incrementare, in tutti i modi la sorveglianza del territorio, con vari mezzi, soprattutto elettronici, al momento abbiamo avviato una proficua collaborazione con le strutture preposte, che ringraziamo per l’operato fin qui svolto.

Abbiamo in mente di riportare a tutti i benefici del nostro territorio, ci auguriamo con l’aiuto di tutti, il tempo delle lacerazioni, delle cose dette a mezza voce e delle falsità è finito, ora dobbiamo lavorare tutti insieme per difendere e fare del nostro territorio una vallata felice e prospera, tutti sono i benvenuti e tutti possono dare il loro contributo.

Capitolo Sede

Riguardo ancora la nostra sede, della quale, malgrado il contratto di comodato in uso gratuito con il comune non possiamo usufruirne, per le ragioni dette prima, volevamo approfittarne per recuperarla con il superbonus 110% e avendo a disposizione anche lì massimale (circa 200’000,00 €) per i lavori, ma difatti tutto è fermo, e il comune da solo non ha la possibilità di accedere al finanziamento, quindi nostro malgrado poteva essere un’occasione di recupero di un edificio pubblico dato ad un privato che purtroppo resterà così come è. Un’altra occasione persa.

Per continuare la nostra azione nei confronti del comune vista la situazione attuale, del conto corrente, abbiamo bisogno del vostro aiuto economico, vi daremo informazioni al riguardo prossimamente.

Iscrizioni al Dominio

Ricordiamo infine che sono aperte le iscrizioni volontarie al Dominio Collettivo, che sempre per effetto della nuova legge vanno richieste.

Cerasuolo 25 gennaio ’21

Il Consiglio e il Collegio dei Probiviri